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Impressioni di viaggio

Autore: gecoThaiLoco

Nel mio viaggio in Thailandia, dopo tre intensi giorni a Bangkok di cui ho ampiamente disquisito nella relativa opinione, finalmente ci spostiamo nella più tranquilla, splendida e selvaggia isola di Phuket.

Il calendario segna la data del 26/02/1998 .
Un breve volo interno dalla capitale ci porta verso l'isola, e in aeroporto ne approfittiamo per assaggiare un hamburger da Burger King, una sorta di Mc Donald al tempo ancora sconosciuto in Italia: il prezzo è la metà, i panini sono un po' più leggeri e oltre alla bustina di ketchup, ti danno anche quella con salsa chili, giustamente bisogna adeguarsi ai gusti locali.

Il tragitto in autobus dall'aeroporto all'albergo ci permette di vedere un bel po' di verde, e onestamente non pensavo ci fosse così tanta vegetazione nella terra del Siam.

L'albergo, che sembra più un residence, è davvero spettacolare, con tre fantastiche piscine con trampolino e canestri per giocare, il tutto a soli due passi dal mare. Il servizio in generale poi, è di prim'ordine e il tutto ad un costo che si aggira intorno alle 60mila lire al giorno con trattamento a mezza pensione. Ah già, il nome dell'albergo è Phuket Arcadia Hotel.

La prima sera ci spostiamo di qualche km, verso Pattong, dove troviamo una miriade di bancarelle con prodotti e oggettistica di tutti i tipi, compresi infiniti capi firmati! D&G, Versace, Nike, Rolex e cento altri grandi marchi hanno qui molti stabilimenti che sfruttano il basso costo della manodopera locale, e così ogni tanto spariscono stampi, materiali e loghi, ragion per la quale i prodotti sono genuini, per quanto illegali, e non banali imitazioni.
Gli spostamenti all'interno dell'isola, soprattutto quelli così brevi, sono consigliabili a bordo dei famigerati "tuc tuc", rumorossissimi Ape car o furgoncini a tre ruote aperti parzialmente dietro in cui i turisti per pochi bath (1 bath= 40/50 lire) vengono trasportati e contemporaneamente sballottati come sacchi di patate, ma ala fine è anche divertente...


Alternativa ecologica sono i "samlo", tricicli a pedali stile risciò.
In entrambi i casi (e anche sui taxi), non esistono i tassametri, per cui la corsa va sempre contrattata e confermata prima.

Curiosità assolutamente personale: la prima notte comincia a nascere la sequenza di eventi che porterà alla creazione del mio nick name!
Io e mia sorella entriamo in camera per andare a dormire e scopriamo che abbiamo un coinquilino: uno dei mille gechi che si arrampicano qui in giro ha pensato bene di sfruttare un po' della nostra aria condizionata! E' un animaletto che si vede prevalentemente di notte, una lucertolina trasparente che vive quasi sempre sulle pareti o sui soffitti e che aiuta mantenere contenuto il numero degli insetti, zanzare a parte che qui ovviamente sono presenti in maniera direttamente proporzionale alla vegetazione...

La prima giornata è tutta dedicata al mare e alla piscina, anche perché il caldo è tremendo nonostante non sia ancora stagione calda (che comincia tra un paio di giorni), giusto un paio di gradi in meno rispetto a Bangkok dove ce n'erano 37, tanto che qui fa caldo anche in acqua e ci si abbronza, anzi ci si scotta, di riflesso anche sotto l'ombrellone!
Ovviamente dopo la prima giornata sono già nero, anche se con qualche tendenza al bordeaux, strano per me che non mi scotto praticamente mai (abituato al sole africano!) e soprattutto considerando che mi sarò steso pigramente al sole al massimo cinque minuti!
La sera vi consiglio di andare a vedere qualche spettacolo nei teatrini vicini. Noi abbiamo assistito ad un musical con un sacco di thailandesi che impersonavano ballerine brasiliane, spagnole, messicane, ballerine anni 30, Spice Girls, Michael Jackson e varie signorine più marcatamente orientali...
...Beh? E allora? Che c'è di strano?

Ah, già, il particolare curioso che ho tralasciato... è che prima per "thailandesi" intendevo dire "maschi thailandesi"!
Gay, travestiti, qualche trans con davanzali anti gravitazionali, ma tutti comunque uomini, o meglio "uomini(?)". E da lontano sono irriconoscibili, anche grazie al fatto di avere un fisico simile a quello delle donne thai. Ad ogni modo lo spettacolo è stato molto divertente e lo consiglio senza remore.

Il giorno successivo sono decisamente bruciacchiato (quindi il consiglio è: proteggetevi e copritevi!) anche grazie ad un'escursione nell'isolotto di Phang-nga. Questa invece decisamente ve la sconsiglio, anche perché l'unica particolarità che ha è quella di due caverne in cui 20 anni fa han girato "007, l'uomo dalla pistola d'oro"! Oltre tutto tra autobus e traghetti non ti danno neanche la possibilità di fare un bagno... col caldo che fa... pensate che la guida ci ha detto che l'anno scorso dal 12 al 14 aprile c'è stata la temperatura pù alta: 48 gradi! 12 gradi in più rispetto ad adesso che già si impazzisce... e il bello è che quelli sono i giorni del loro capodanno! Alla faccia della nostra settimana bianca...

1/3/98 Giornata di relax in spiaggia e subito in cerca di qualcosa di particolare. Alla fine troviamo due simpatiche ragazze che in 2 ore e mezza ci han riempito la testa con un centinaio di treccine con perline colorate, il tutto per 30mila lire circa.

Sempre a proposito di prezzi: pranzo a base di frutti di mare con riso e verdure in salsa a base di vino e formaggio, due bevande, frutta e gelato per 9mila lire... come vi sembra?
Un po' più costoso telefonare, circa 4000 lire al minuto dall'albergo e circa la metà dalle cabine con la scheda. La scheda è un po' difficile da reperire a Phuket, ne ho trovata una in una farmacia all'interno di un market all'interno di un centro commerciale! Il prefisso per l'Italia è 00-139 seguito dal numero desiderato.

Seconda escursione, questa consigliatissima, nell'isola di Pee Pee (sì, la pronuncia esatta è proprio "pipì"!): mare cristallino, sabbia bianca, una miriade di pesci coloratissimi e una barca a fondo di vetro per vedere la barriera corallina. Per la cronaca non so come sia diventata adesso, ma è quella diventata recentemente famosa dopo che Leonardo Di Caprio ci ha girato "The Beach".

Terza escursione, assolutamente imperdibile, trekking a dorso d'elefante!
Non proprio a pelle, dato che sul dorso avevano una cesta con doppio sedile. Il nostro era relativamente giovane, 21 anni (il più vecchio ne aveva 50 e arrivano in media a 90), ed era stato chiamato Boullà. Sul collo c'era un ragazzino che lo "guidava" (poi ha fatto provare anche noi!).
Il percorso portava ad una cascata con laghetto, e qui, su una piattaforma galleggiante di legno, bambù e foglie abbiamo pranzato in maniera molto "tipica" e mentre mangiavamo abbiamo visto, nello stesso laghetto in cui mi ero tuffato poco prima con la guida da un?altezza di 4 metri, una bella biscia che nuotava tranquillamente (x fortuna innocua)...
Il ritorno è stato irripetibile, perché dovete sapere che gli elefanti, avendo due occhi posti ai lati della testa, non hanno una visione d'insieme come la nostra e quindi si muovono basandosi completamente sulla loro memoria visiva; in questa maniera riescono a compiere tragitti su sentieri larghi come una loro zampa (ripeto, spazio per una sola zampa, neanche per due!) con una tranquillità incredibile, mentre la nostra poca tranquillità è molto più credibile vero? Poi mangiano foglie continuamente, e al ritorno, dopo una breve pausa in un altro laghetto dove si sono lavati e si sono divertiti spruzzandosi acqua con le proboscidi, hanno cominciato tranquillamente a "scaricare" ciò che avevano digerito... per cui mentre camminavamo in carovana, vedevamo quello davanti a noi che alzava lentamente la coda e sparava fuori una palla verde d?erba triturata grossa come una palla da bowling!

Beh, il concetto viene ribadito: non fatevi sfuggire un'esperienza di questo tipo.

Siamo arrivati alla fine... e finalmente, direte voi! Il giorno del rientro è arrivato... la pelle è nera e la testa è rossa nelle strisce scoperte tra le treccine che esibirò nel weekend prima di toglierle per lunedì in ufficio....

Il viaggio è stato mitico, ho finito 10 rullini fotografici da 24, e l'esperienza è stata indimenticabile.

Mi ha fatto molto piacere ricordarla qui per voi e spero di esservi stato utile e di avervi invogliato a fare questo viaggio.

Il prezzo del viaggio non è basso, ma la vita lì è molto economica e il rapporto qualità/prezzo è incredibilmente favorevole, per cui se ne avete la possibilità andateci, è un'esperienza unica.
Un'esperienza che vi arricchirà nel cuore e nella mente, se riuscirete a calarvi umilmente in una realtà agli esatti antipodi culturali e geografici rispetto alla nostra.

Ultima curiosità sui massaggi thai.
Ce ne sono di due tipi: uno stile shiatzu molto energico e per niente erotico, dura circa due ore ed è in grado di rimetterti completamente a nuovo anche dopo il lungo viaggio; una variante light vi verrà proposta praticamente dovunque, dalla spiaggia ai templi, anche in piedi, ovviamente rimanendo vestiti, meno energici e molto più veloci.
L'altro è quello più famoso... e ve lo racconto come sentito dalla guida...
Si entra nel centro estetico, si sceglie su catalogo la o le ragazze, vi accompagnano nella saletta riservata, vi spogliano e, a pancia in giù, cominciano a massaggiarvi con il loro corpo cosparso di oli profumati...

Ciao ragazzi e buoni viaggi.

gecoThaiLoco

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